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Interpellanza Edilizia

FIRMATARI: Sabina Fontana | Flavio Albizzati | Annalisa Leone

29.05.2017

Facciamo riferimento al documento ‘Zona di pianificazione Comunale’ (art. 57-61 LST) ‘Esclusione delle costruzioni a gradoni’ pubblicato dal Comune di Collina d’Oro a settembre 2016, entrato in vigore il 2 novembre 2016 con riferimento a costruzioni molto larghe.

INTERPELLANZA

Gentile signora Sindaco,
signore e signori Municipali,

avvalendoci della facoltà concessa dall’art. 66 LOC, i sottoscritti consiglieri comunali inoltrano al lodevole Municipio la presente interpellanza.

Facciamo riferimento al documento ‘Zona di pianificazione Comunale’ (art. 57-61 LST) ‘Esclusione delle costruzioni a gradoni’ pubblicato dal Comune di Collina d’Oro a settembre 2016, entrato in vigore il 2 novembre 2016.

Finalmente ci si è chinati sulla problematica delle costruzioni a gradoni che hanno deturpato ormai in maniera irrimediabile il territorio della Collina d’Oro.

Già nel 2014 il comitato promotore della petizione ‘Salviamo l’oro verde di Collina’ aveva raccolto oltre 1000 firme chiedendo al Municipio di Collina d’Oro l’istituzione di una zona di pianificazione, non solo in relazione alle costruzioni a gradoni, ma anche nell’ottica di limitare la lunghezza delle facciate, per bloccare l’insorgere di costruzioni gigantesche e sproporzionate sul nostro territorio. Questo nel rispetto dei principi fissati nella legge cantonale sullo sviluppo territoriale (LST).

Nel documento citato, il comune di Collina d’Oro mette l’accento sul paesaggio, fa riferimento alla legge cantonale sullo sviluppo territoriale ed afferma:
<<Il Municipio di Collina d’Oro ritiene indispensabile intraprendere uno studio pianificatorio per verificare quale sia lo strumento più adeguato per continuare a garantire una protezione del paesaggio comunale attraverso un inserimento armonioso ed ordinato delle nuove costruzioni nel territorio. Lo studio pianificatorio dovrà riconsiderare la portata di alcuni articoli delle norme di attuazione del Piano regolatore proponendo eventuali modifiche e correttivi al fine di garantire un inserimento qualitativo delle nuove costruzioni nel contesto esistente.>>

A tale proposito la legge sullo sviluppo territoriale entrata in vigore nel 2011 all’art. 104 cpv. 2 ST esige che le costruzioni si inseriscano nel paesaggio in maniera ordinata e armoniosa. L’art. 100 del relativo regolamento d’applicazione (RLst) precisa che l’inserimento ordinato e armonioso si verifica quando l’intervento si integra nello spazio circostante, ponendosi in una relazione di qualità con le preesistenze e le caratteristiche dei luoghi.

Inoltre nelle considerazioni della Sezione dello sviluppo territoriale viene posto l'accento sul mantenimento dell'orografia originale dei luoghi.
<<Nella stessa direzione vanno gli obiettivi della scheda P1 del Piano direttore cantonale, la quale sottolinea l'importanza del paesaggio in relazione alla pianificazione e allo sviluppo territoriale. Quest'ultima, a tal proposito, statuisce che le trasformazioni legate alle costruzioni non devono stravolgere gli aspetti visibili e fondamentali dell'orografia, allo stesso modo incentiva la qualità degli insediamenti. >>

In Collina si sprecano gli esempi di enormi costruzioni che niente hanno che vedere con l’art. 104 LST e l’art. 100 RLst sopraccitati.
Vengono concesse licenze edilizie che sì rispecchiano le normative pratiche comunali e quelle di ordine superiore in materia di distanze da confini, arretramenti, indici d’occupazione e di sfruttamento ecc., ma che di fatto stridono in maniera evidente con i principi legislativi e l’obbiettivo di protezione del paesaggio. Il risultato è di quello di un impatto paesaggistico significativamente deturpante.

Visto che il Municipio di Collina d’Oro ritiene che la protezione del paesaggio sia una questione prioritaria di interesse pubblico e lo fa istituendo una zona di pianificazione comunale, chiediamo:

1. Il Municipio non ritiene opportuno che nella zona di pianificazione oltre al blocco delle costruzioni a gradoni vengano considerate anche misure di limitazione delle dimensioni degli edifici in relazione all’orografia, alle preesistenze ed alle caratteristiche dei luoghi?

2. Se no, perché?

3. Non ritiene che sia un’occasione da non perdere proprio nell’ottica del rispetto e della valorizzazione del territorio e della salvaguardia dell’interesse pubblico?

Ringraziamo per l’attenzione che riserverete a questa nostra interpellanza e cogliamo l’occasione per porgere cordiali saluti.

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